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Il senso dei racconti biblici della creazione


tratto da Joseph Ratzinger, In principio Dio creò il cielo e la terra. Riflessioni sulla creazione e il peccato, Lindau, Torino 2006, Parte II - Il senso dei racconti biblici della creazione, pp. 37-39

Il senso dei racconti biblici della creazione

Come cristiani leggiamo la Sacra Scrittura con Cristo; Egli è la nostra guida; Egli ci indica in maniera affidabile che cosa è semplice immagine e dove sta il contenuto autentico e permanente delle affermazioni bibliche; Egli è contemporaneamente la liberazione da una falsa schiavitù alla lettera ed il garante della verità solida e reale della Bibbia, che non si dissolve in una nube di pii postulati ma rimane il fondamento chiaro su cui possiamo poggiare.



Dio disse: “La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie”. E così avvenne: Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era buono. 
E Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.
Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Quindi Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate [37] sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra”.
Poi Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde”. E così avvenne. 
Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era molto buono.
E venne sera, poi mattina: sesto giorno. […]
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. 
Allora Dio, nel settimo giorno, portò a termine il lavoro che aveva fatto e si astenne nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Quindi Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. Queste sono le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
(Gn 1, 24-31. 2, 1-4) [38]

La nostra prima riflessione sulla fede nella creazione, da parte della Bibbia e della Chiesa, ha messo in luce soprattutto due aspetti.

Il primo lo possiamo riassumere così: come cristiani leggiamo la Sacra Scrittura con Cristo; Egli è la nostra guida; Egli ci indica in maniera affidabile che cosa è semplice immagine e dove sta il contenuto autentico e permanente delle affermazioni bibliche; Egli è contemporaneamente la liberazione da una falsa schiavitù alla lettera ed il garante della verità solida e reale della Bibbia, che non si dissolve in una nube di pii postulati ma rimane il fondamento chiaro su cui possiamo poggiare.


Il secondo aspetto è: la fede nella creazione è ragionevole; forse la ragione non può giungere da sola a tale fede, tuttavia aspira ad essa e trova in essa la risposta che cercava.

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